mercoledì 23 dicembre 2015
Babbo Natale...un sogno che si rinnova
Non c'è Natale senza il mito di Babbo Natale. E' la figura più magica, simbolo di speranza, di bontà, di magia, Babbo Natale è anche il protagonista dei primi dilemmi dei bambini: Come fa a portare i regali? Come passa dl camino? E noi che non abbiamo il camino? Cerchiamo ora di capire come è nata e come si è diffusa l'immagine tanto amata di Babbo Natale.
La figura deriva da quella di San Nicola, un vescovo bizantino del IV secolo che secondo la tradizione avrebbe donato a 3 prostitute la dote per permettere loro di cambiar vita. Proprio da questa leggenda deriva l'abitudine in auge anni fa di scambiarsi dei doni il 6 dicembre, giorno in cui si festeggia questo santo. Nei paesi non cattolici l'immagine è giunta leggermente modificata, i festeggiamenti sono stati spostati a Natale e San Nicola è diventato un generico benefattore.
Bisognerà aspettare il 1822 per vedere apparire per la prima volta il classico Babbo Natale, così come lo conosciamo oggi. Fu Clement Moore a delinearne per primo i connotati ispirandosi di fatto ad un suo conoscente. L'immagine ben presto ebben successo anche nel nostro continente e nella nostra nazione.
E' così che oggi grandi e piccini quando pensano a Babbo Natale pensano ad un uomo buono, graddo e con la barba, che vive in Lapponia e che la notte di Natale fa il giro di tutte le abitazioni, a bordo della sua slitta di renne, dei bambini buoni per lasciar loro doni, giocattoli, dolciumi. Una favola che ogni anno si ripete, bambini che imparano a sognare pensando alla slitta, al sacco di regali e a questo grande uomo, un pò nonno, un pò padre, un pò sogno. E' una delle favole forse più illogica del mondo, ma è quella a cui tutti almeno per un attimo nella vita abbiamo sperato fosse davvero vera. Buon Natale a tutti!
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