venerdì 4 dicembre 2015

E tu che fai a capodanno?

La notte di San Silvestro è ormai alle porte! Avete già deciso come festeggiare o anche voi odiate programmare in anticipo queste serate? Diciamoci la verità, la notte di Capodanno è da sempre una serata che divide le comitive, anche quelle più affiatate! Non capite di cosa sto parlando? E' presto detto! Gli "approcci" al Capodanno possono essere di tre tipi: credente, non credente e insofferente.
L'approccio credente è quello tipico di coloro che investono risorse ed energie nella notte più lunga dell'anno. Parliamo ad esempio di coloro che già mesi prima iniziano ad organizzare nel dettaglio la loro ultima notte dell'anno. Avere un partner o un membro della comitiva che appartiene a questa categoria ha i suoi vantaggi. Un "credente" è infatti un soggetto capace di informarsi in maniera proattiva, di ponderare le varie proposte e spesso di indirizzare verso l'evento o la serata che almeno sulla carta potrebbero essere migliori. Sul fronte opposto, è da segnalare che il tema del Capodanno potrebbe diventare argomento esclusivo di conversazioni con questi soggetti praticamente 8 mesi all'anno. Applicando la teoria secondo la quale "non bisogna avere aspettative per non rimanere delusi", è possibile che il credente il primo gennaio sia insoddisfatto e pentito della decisione presa.

La seconda categoria racchiude i non credenti. Si tratta di soggetti che per le motivazioni più diverse concepiscono la notte di Capodanno come una serata qualsiasi. Parliamo quindi di persone che non riservano particolare attenzione ai festeggiamenti, che si accodano a chi ha già organizzato qualcosa (credenti e seguaci) e che vivono conto alla rovescia e festeggiamenti influenzati dalla allegria che li circonda senza però dare un peso a quel momento.

Concludiamo con la famiglia degli insofferenti. Si tratta di persone che odiano il Capodanno, i preparativi, i festeggiamenti, i trenini, i Brasil-La-La-La-La, Brigitte Bardot e via dicendo.la mancata tolleranza si manifesta in qualsiasi rifiuto ad ogni tipo di festeggiamento. Gli insofferenti più estremisti sono soliti trascorrere a casa la notte, davanti ad un buon libro (proibita la tv e i suoi trenini colorati!), mentre gli insofferenti moderati partecipano ai festeggiamenti forzatamente, concependoli come esagerati e reputando la notte di San Silvestro una stupida notte in cui divertirsi sembra quasi essere un obbligo.

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